Correlazione tra la mancanza delle attività sportive a causa del covid 2019 e i problemi fisici e posturali sui bambini e adolescenti

L’importanza delle attività fisiche nella crescita del bambino\adolescente

L'età evolutiva classica e intesa come quella fase della vita , dalla nascita all'adolescenza, in cui avvengono la maggior parte delle conquiste, degli apprendimenti e delle modificazioni da un punto di vista psico-motorio. L'attività motoria gioca un ruolo fondamentale per la salute della persona e cioè particolarmente evidente nel periodo tra l’infanzia e l’adolescenza (3-18 anni), nel quale acquisisce un'importanza centrale per il benessere fisico, psicologico e sociale. Questo cambiamento di prospettiva ha permesso di rivalutare il ruolo stesso che il bambino ha fin dalla nascita: un ruolo attivo nei confronti della realtà circostante, in grado di rielaborare, fin dalle prime fase dello sviluppo, le informazioni che gli provengono dall’ambiente esterno, mostrando competenze precoci.

Secondo l’OMS [1-Organizzazione Mondiale della Sanità], per “attività fisica” s’intende “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo”. In questa definizione rientrano non solo le attività sportive, ma anche semplici movimenti come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, che fanno parte della “attività motoria spontanea”.  A questo proposito, vorrei spiegare in modo sintetico alcune caratteristiche dello sviluppo psicomotorio diviso in fasce di età.

  • L'attività motoria dai 3 ai 5 anni ha una specifica funzione nello sviluppo del bambino. La maturazione del sistema nervoso che si e realizzata nei primi anni di vita e lo sviluppo degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio concorrono a migliorare la prestazione motoria del bambino che, a tre anni, ha già acquisito in modo abbastanza coordinato lo schema motorio del camminare e tende a consolidare la strutturazione ponderale iniziata al termine della prima infanzia. Successivamente, verso i cinque anni, acquisita una prevalente spinta staturale che proseguirà negli anni seguenti.  

  • Durante l'infanzia (6-11 anni) continua la costruzione dei prerequisiti funzionali dell’apprendimento motorio, vale a dire delle condizioni fondamentali che consentono la funzionalità del movimento, quali il progressivo chiarirsi delle percezione e dell’immagine di sé nei rapporti tra i segmenti corporei e tra il proprio corpo e la realtà esterna, la coordinazione senso-motoria, l'organizzazione spazio-temporale, gli equilibri e la lateralizzazione, la coordinazione statica e dinamica generale e segmentaria.

  • Nell'età prepuberale e puberale lo scheletro in accrescimento possiede il massimo di adattabilità, pertanto, gli interventi che avvengono in tale fase hanno maggiore capacità di influenzare l’osso, sia nel bene che nel male.Il periodo di maturazione scheletrica può quindi essere visto come una “finestra di opportunità”, durante il quale l’osso e maggiormente sensibile all’intervento. Nell’età adolescenziale si osserva ancora uno squilibrio morfologico e funzionale, che implica una adeguata rielaborazione degli schemi motori in precedenza acquisiti. In questa fase, sia i piccoli che i grandi attrezzi, secondo le loro caratteristiche, possono riuscire vantaggiosi come mezzi di verifica del rapporto del corpo con l’ambiente. Possono valere allo scopo, sia esercizi con la corda, la palla, il cerchio ecc. eseguiti individualmente, in coppia o in gruppo, in modi e con ritmi costanti o variati, sia esercizi ai grandi attrezzi ( telo elastico, cavallo, trampolino, attività in acqua - quando vi sia disponibilità di piscina).

Praticare uno sport, in età evolutiva, può svolgere numerose funzioni positive. I bambini ed i ragazzi, infatti, possono soddisfare numerosi bisogni fisici e psicologici, tra i quali quello di instaurare relazioni di amicizia e divertirsi con i coetanei, nonché quello di mettere alla prova le proprie capacità e competenze motorie. Sul piano fisico, lo sport aiuta i bambini, fin dalle prime fasi dello sviluppo, ad avere una maggiore consapevolezza delle proprie sensazioni e dei limiti corporei, ad accettare con maggiore facilità i cambiamenti fisici che sopraggiungeranno con lo sviluppo adolescenziale, contribuendo a costruire un'immagine corporea più positiva, senza sviluppare sentimenti di inadeguatezza. 

Lo sport va praticato regolarmente e associato a una vita sana ed equilibrata. E’ un eccezionale strumento di prevenzione sia delle malattie organiche e malconformazioni, sia dei disagi del bambino a livello emotivo e fisico, dovuti a uno stile di vita scorretto e non sufficientemente stimolante .

Principali benefici che apporta l'attività fisica nello sviluppo dei bambini e ragazzi :

  • Irrobustisce il fisico e ne previene le malattie

  • Sviluppa e aiuta a mantenere sano l’apparato osseo

  • Aiuta a controllare il peso corporeo

  • Aiuta a ridurre il grasso e la pressione sanguigna

  • Riduce lo stress, l’ansia, la depressione e la sensazione di solitudine

  • Prepara i bambini all’apprendimento futuro

  • Migliora il rendimento scolastico

Il movimento è dunque importante ai fini del corretto sviluppo psico-fisico, in quanto garantisce un fisiologico accrescimento e dona ai bambini molti benefici che conserveranno anche in età adulta. 

Non esiste un’attività sportiva ideale in assoluto l’importante è che sia il bambino e non il genitore a sceglierla. Che sia divertente, preferibilmente all’aria aperta o in un ambiente ben areato e soprattutto che sia varia. Che permetta uno sviluppo armonico delle varie capacità motorie del bambino.

 

L'impatto delle misure covid 2019 e l’isolamento sulla crescita fisica del bambino

La routine scolastica è un meccanismo importante che permette ai giovani di organizzarsi. Anche i bambini di età inferiore ai 2 hanno  notano l’assenza di assistenti regolare ( ad esempio, i nonni) e hanno espresso momenti di irrequieta e di destabilizzazione, nell’attesa che il loro “ordine” venga ripristinato [3]. Con le scuole chiuse, i giovani hanno perduto un punto di riferimento e il loro senso della ruotine e cambiato. Andare a scuola poteva essere una sofferenza prima della pandemia, ma almeno rappresentava una ruotine da rispettare. 

Uno studio riporta dei dati, che questa situazione solo in Italia, tocca un bacino di 8 milioni di studenti. Su scala globale, una mappatura realizzata dall’ Unesco ha fatto emergere che sono oltre 580 milioni gli allievi colpiti in prima persona dalla chiusura delle scuole [12]. Diversi studi hanno studiato l’effetto psicologico ed emotivo dei bambini durante il periodo di isolamento, purtroppo ancora pochi studi sull'impatto dei cambiamenti nell'aspetto fisico dei bambini/ragazzi[5].

Diversi studi hanno studiato l’impatto dell isolamento sugli effetti dei bambini con malattie cardiocircolatorie, dei bambini con obesità, e soprattutto si sono concentrati molto sulla sistema immunitario dei bambini, e anche sul influenza dell isolamento con il sistema immunitario del bambino [3,4,5,6,9].

Un  studio fatto in Spania [5] ha evidenziato l’impatto negativo dell isolamento a causa del covid 19 sui livelli dell'attività fisica e comportamenti sedentari dei bambini spagnoli. In questo studio hanno partecipato 291 bambini, analizzando i loro dati tramite questionari spedite alle famiglie online, il questionario raccoglie informazioni dell'età, altezza e peso cioè BMI (calcolata dagli autori), il tempo che svolge attività fisiche, il tempo trascorso davanti allo schermo pc/smartphone/tv, e se abitano in un casa con giardino/appartamento, l’ora della sveglia e l’ora del sonno.

Questo questionario è stato compilato  in due fasi intesi come: 

- prima valutazione che è stato fatto la raccolta dati dei bambini all'inizio del isolamento il 14 marzo 2020    

- seconda valutazione dopo 6 settimane di isolamento 25 aprile 2020

I principali risultati di questo lavoro dimostrano che:

  • i bambini spagnoli hanno ridotto il tempo di impegnarsi di attività fisiche ed hanno aumentato il tempo trascorso sugli schermi;

  • il peggioramento di stile di vita e stato maggiore nei bambini agli quale le famiglie appartengono ad uno stato socio economico medio-basso 

Questi risultati evidenziano l’importanza di sviluppare e promuovere strategie e interventi per comportamenti ed uno stile di vita sano per i bambini, per poter preservare il loro salute durante e anche dopo il confinamento da covid 19.             

Un altro studio in Italia [13] riporta risultati di uno un questionario che cerca di indagare e valutare gli effetti di questi lunghi mesi di confinamento ed in particolare volto a mappare il cambiamento nei comportamenti e nei vissuti di bambini e ragazzi tra i 4 e i 15 anni. 

Il questionario era composto da 46 domande con risposte strutturate su una scala a 5 punti che vanno da “molto meno di prima” a “molto più di prima”, comprendendo la possibilità: né ora né prima, come prima e meno di prima.

In particolare si e evidenziato che:

  • il 18 % dei bambini/ragazzi ha manifestato stati di tristezza e apatia in misura maggiore rispetto a prima dell isolamento;

  • il 27 % dei soggetti (tutti al di sotto dei 10 anni di età) ha avuto crisi di rabbia;

  • il 45% ha espresso desiderio di contatto fisico (soprattutto tra i 6 e i 9 anni);

  • il 22% ha avuto la tendenza ad alimentarsi troppo o male ( in prevalenza nella fascia d'età 8-10 anni)

  • il 32% e aumentato di peso, soprattutto i maschi;

  • il 36% desiderava giocare ai videogiochi più di prima e ha richiesto di usare lo smartphone molto più di prima;

  •  il 45% ha espresso il desiderio di incontrare gli amici piu di prima ( di questi il 27 % molto più di prima), mentre il 18% meno di prima.


I risultati delle risposte  di sopra hanno mostrato che la quarantena ha prodotto delle modificazioni importanti nelle abitudini alimentari, nell'utilizzo delle tecnologie e nei comportamenti dei bambini e dei ragazzi che hanno partecipato allo studio, cosa che e legata strettamente anche con la salute fisica del bambino.


Programmi e linee guida proposti dall'OMS( Organizzazione Mondiale della Sanità) e da diversi studi e articoli

Diversi paese [2,4,5,6] ed anche l'OMS hanno studiato l’impatto dell isolamento sulla crescita dei bambini concludendo e proponendo di essere molto attenti e di aiutarli a vivere in una nuova routine giornaliera. 

Secondo le linee guida dell’OMS i bambini e gli adolescenti di età compresa tra i 5 ei 17 anni dovrebbero praticare almeno 60 minuti di attività fisica quotidiana di intensità moderata-vigorosa e esercizi di rafforzamento dell’ apparato muscoloscheletrico almeno 3 volte alla settimana. Quantità di attività fisica superiore a 60 min forniscono ulteriori benefici per la salute. L’attività fisica nei bambini e adolescenti include il gioco, l’esercizio fisico strutturato e lo sport.

L’attività fisica deve necessariamente differenziarsi secondo la fascia di età a cui appartiene il bambino[OMS]:

  • ai bambini al di sotto dei 2 anni dovrebbero essere proposti da parte dei genitori momenti di gioco istruttivi e poco strutturati. In questa fascia di età hanno bisogno di giocare soprattutto all’aria aperta con la supervisione di un genitore;

  • i bambini in età prescolare dovrebbero partecipare ad attività divertenti, che lascino spazio alla scoperta, con poche regole e istruzioni semplici: correre, nuotare, giocare a palla;

  • i bambini tra i 6 e i 9 anni hanno migliori capacità motorie e migliore equilibrio. Potrebbero iniziare sport organizzati, ma con poche regole flessibili, e focalizzati sul divertimento piuttosto che sulla competizione;

  • per i bambini tra i 10 e i 12 anni si può porre l’attenzione sullo sviluppo di capacità motorie, su tattiche e strategie. Attraverso sport complessi che mirino allo sviluppo della massa muscolare;

  • gli adolescenti sono molto influenzati dai loro coetanei. E’ importante prima di tutto capire le attività a loro interesse, che siano divertenti e in compagnia di amici. Per assicurare una partecipazione continuativa. si consigliano sport competitivi e non. 



Le conseguenze del covid valutate negli ultimi mesi

La letteratura precedente  [3,4,5,6,7] ha dichiarato che l’isolamento a causa del covid19 potesse avere conseguenze negative sulla salute fisica e psicologica dei bambini. In particolare è stato dimostrato che i cambiamenti dello stile di vita durante l’isolamento hanno diminuito il tempo delle attività fisiche ed è stato aumentato il tempo di inattività e l'utilizzo dei schermi. Però gli studi dimostrano[ 5] che anche gia da prima del isolamento totale, il 60% dei bambini in età scolare non soddisfaceva le raccomandazioni dell'OMS per effettuare l'attività fisica adeguata ed utilizzava gli smartphone meno di 2 ore al giorno. Questi risultati preoccupanti mettano in avanguardia sui comportamenti malsani che i bambini Spagnoli avevano già prima della pandemia. 


Quasi tutti gli studi ribadiscono che dovrebbe svilupparsi misurazioni cliniche (valutazioni e visite mediche ) e politiche per alleviare le conseguenze negative della pandemia covid 19 sulla salute dei bambini.     

Da giugno 2020 ad ora diverse famiglie, precisamente 42 si sono rivolti presso la clinica di fisioterapia dove io continuo a lavorare, per una valutazione soprattutto per gli seguenti motivi notati da loro:

  • osservazione di una postura scorretta dei loro figli ( dell età 8-12 anni) 

  • lamento dei figli di mal di schiena 

In questo momento il ruolo della famiglia gioca un ruolo importante nella promozione e il monitoraggio dell’attività fisica dei bambini,quindi e necessario che sia informata ed istruita ad migliorare tale situazione.

Bibliografia 

Key words: covid19 and physical activity; covid19 and physical inactivity; covid19 and children; covid19 home confinement child

1. Irène Margaritis, Sabine Houdart, Youssef El Ouadrhiri, Xavier Bigard, Anne Vuillemin, Pascale Duché, How to deal with COVID-19 epidemic related lockdown physical inactivity and sedentary increase in youth? Adaptation of Anses’ benchmarks, Archives of Public Health (2020) 78:52

2. Fabrizio Ricci, Pascal Izzicupo, Federica Moscucci, Susanna Sciomer, Silvia Maffei, Angela Di Baldassarre, Anna Vittoria Mattioli, Sabina Gallina, Recommendations for Physical Inactivity and Sedentary Behavior During the Coronavirus Disease (COVID-19) Pandemic, Public Health, 12 May 2020 | https://doi.org/10.3389/fpubh.2020.00199

3. Achraf Ammar, Michael Brach, Khaled Trabelsi , Effects of COVID-19 Home Confinement on Eating Behaviour and Physical Activity: Results of the ECLB-COVID19 International Online Survey, Nutrients 2020, 12(6), 1583; https://doi.org/10.3390/nu12061583

4. Qi Liu, Yu Zhou, Xinyan Xie, Qi Xue, Kaiheng Zhu, Zihao Wan, Hao Wu, Jiajia Zhang, Ranran Song, The prevalence of behavioral problems among school-aged children in home quarantine during the COVID-19 pandemic in china, Volume 279, 15 January 2021, Pages 412-416

5. María Medrano, Cristina Cadenas‐Sanchez, Maddi Oses, Lide Arenaza, Maria Amasene, Idoia Labayen, Changes in lifestyle behaviours during the COVID‐19 confinement in Spanish children: A longitudinal analysis from the MUGI project, BES‐2017‐080770

6. Rubén López-Bueno, Guillermo F. López-Sánchez, José A. Casajús, Joaquín Calatayud, Mark A. Tully, Lee Smith, Potential health-related behaviors for pre-school and school-aged children during COVID-19 lockdown: A narrative review, Volume 143, February 2021, 106349

7. Christian M. Hedrich, COVID-19 – Considerations for the paediatric rheumatologist, Volume 214, May 2020, 108420

8.  Seyed H. Shahidi, Jennifer Stewart Williams, Fahimeh Hassani, Physical activity during COVID‐19 quarantine, Acta Paediatrica. 2020;109:2147–2148.

9.  Nicole M. Hemphill, Mimi T.Y. Kuan, Kevin C. Harris, Reduced Physical Activity During COVID-19 Pandemic in Children With Congenital Heart Disease, Volume 36, Issue 7, July 2020, Pages 1130-1134

10.  Peijie Chen, Lijuan Mao, George P. Nassis, Peter Harmer, Barbara E. Ainsworth, Barbara E. Ainsworth, Coronavirus disease (COVID-19): The need to maintain regular physical activity while taking precautions, Volume 9, Issue 2, March 2020, Pages 103-104

11.  Nicola D. Ridregs, Miklos Toth, Martina Uvacsek,  Physical activity levels of Hungarian children during school recess, Volume 49, Issue 5, November 2009, Pages 410-412.

12.   https://www.humanitas-care.it/news/bambini-e-adolescenti-quale-impatto-emotivo-della-pandemia-e-della-chiusura-delle-scuole-parola-alle-neuroscienze/

13.   https://www.stateofmind.it/2020/11/covid19-bambini-ragazzi/










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