Pet therapy e ADHD: cosa ci dicono le fonti


 

Milù

L’articolo “Canine-assisted therapy for children with ADHD: preliminary findings from the positive assertive cooperative kids study” della ricercatrice Sabrina E B Schuck, Natasha A Emmerson, Aubrey H Fine e Kimberley D Lakes pubblicato nel 2015 sostiene che seguire un percorso di psicoterapia supportato dalla pet therapy apporti notevoli vantaggi in quanto permette di avere un miglioramento più veloce apportando riduzione della disattenzione e  miglioramento delle abilità sociali. Il Project Positive Assertive Cooperative Kids (PACK) è stato progettato per studiare un intervento cognitivo-comportamentale di dodici settimane effettuato sia con che senza l’intervento assistito dai cani (CAI). Ventiquattro bambini dai sette ai nove anni con ADHD comprovata che non avevano mai assunto farmaci sono stati disposti in maniera randomizzata in due gruppi: il primo gruppo (di controllo) è stato sottoposto a psicoterapia, mentre il secondo (gruppo sperimentale) ha abbinato, al percorso psicologico, la terapia di pet therapy con la presenza di cani certificati per l’assistenza i quali hanno interagito con i pazienti inizialmente solo una volta alla settimana andando ad aumentare progressivamente la frequenza delle interazioni. Ciò che è emerso dai risultati è stato che il gruppo sperimentale di bambini con ADHD che avevano ricevuto le attenzioni degli animali in combinazione con la psicoterapia aveva ottenuto significativi benefici in tempi più brevi rispetto al gruppo di controllo che aveva usufruito solo della psicoterapia, riscontrando una riduzione della disattenzione e un miglioramento delle abilità sociali in otto settimane, mentre, solamente con le sedute psicoterapiche i sintomi hanno avuto un miglioramento in dodici settimane. I benefici della pet therapy sono stati anche confermati dai genitori dei partecipanti allo studio che hanno notato i cambiamenti positivi nel comportamento dei figli. Grazie a questo studio le famiglie ora hanno terapie alternative o aggiuntive ai trattamenti farmacologici attualmente disponibili per il trattamento dell’ADHD1.

È interessante notare quanto, la maggior parte dei siti trattanti l’argomento pet therapy e ADHD, sostiene che l’animale con la quale si ottengono più risultati sia il cane: il motivo per cui la terapia con i cani può rivelarsi utile per i bambini con ADHD è che quest’ultima riesce a migliorare la salute e il benessere mentale dei pazienti. La terapia assistita con animali che include coccole, carezze o anche semplicemente vedere un animale, può far abbassare la pressione sanguigna riducendo i sentimenti di ostilità e aumentando l'autostima. Bisogna distinguere i cani da servizio (ossia quelli addestrati per svolgere compiti a beneficio di una persona disabile) da quelli terapeutici che partecipano direttamente allo scopo di aiutare i pazienti diventando parte integrante del processo di trattamento. Si è studiato l’uso dei cani da terapia per gli adolescenti con disturbi da abuso di sostanze, molti dei quali affetti anche da ADHD, scoprendo che i cani possono aiutare a normalizzare la chimica del cervello: i ragazzi oggetto di studio erano molto più calmi vicino ai cani sperimentando una riduzione dell’iperattività. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che interagire con i cani può aumentare i livelli di serotonina e dopamina, sostanze associate a sentimenti di piacere e calma. La cosa importante quando si organizzano trattamenti che hanno come componente principale la partecipazione degli animali è cercare di creare una interazione positiva animale-persona2. Un’altra delle spiegazioni per cui sembra che la pet therapy apporti vantaggi sta nel fatto che tra bambino e animale si instaura spesso un rapporto paritario, dove non subentrano giudizi o imposizioni, un aspetto particolarmente importante per i bambini iperattivi che spesso vivono con ansia i continui richiami e le regole imposte dagli adulti. Dall’animale il bambino non si sente giudicato e in questo modo rafforza la sua autostima. Il comportamento del cane fornisce spesso un esempio utilissimo per il bambino iperattivo mostrando la sua capacità di ubbidire e rispondere agli input esterni; a questo bisogna aggiungere naturalmente uno degli aspetti più importanti per cui spesso viene consigliata la pet therapy come cura dei disturbi dell'attenzione e dell'iperattività ovvero lo straordinario effetto calmante e rilassante che un cucciolo può avere sul bambino3. Gli animali da terapia possono essere utilizzati per interventi volti a migliorare i ricordi della memoria dei bambini attraverso il gioco e la responsabilità. Per i bambini con ADHD, i miglioramenti nella memoria e nella capacità di risoluzione dei problemi determinano, di conseguenza, migliori risultati accademici che, a loro volta, possono portare a miglioramenti nella fiducia in sé stessi e riduzione dell’ansia. Come più volte citato, camminare e giocare regolarmente con un cane, riduce i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, e aumenta l'ossitocina aiutando i bambini con ADHD aventi forti livelli di stress e ansia4.

 La dottoressa Granai Giulia5, dell’università di Pisa, espone nella sua tesi di laurea uno studio condotto presso l’Azienda La Serra dove, tramite l’Associazione “Asino a chi?” operano da diversi anni per aiutare i bambini con ADHD servendosi dell’aiuto degli animali a loro disposizione per ogni intervento terapeutico andando poi ad elaborare delle schede valutative per la raccolta dei dati. Le aree di intervento su cui l’équipe ha lavorato durante le varie sedute sono state le aree di ascolto, rispetto del proprio turno, attenzione e concentrazione, osservazione e orientamento, riconoscimento delle emozioni, memoria e capacità di portare a termine un compito attraverso giochi, attività laboratoriali, colloqui settimanali, contatto con gli animali. L’approccio con l’animale è stato finalizzato alla promozione del contatto fisico con quest’ultimo, anche attraverso la cura e la comprensione del comportamento dell’animale in modo da metterlo poi in relazione con il proprio. Il potenziamento dell’ascolto è stato trattato tramite letture di gruppo riguardanti temi attinenti all’approccio agli animali, da cui scaturivano poi riflessioni personali, che venivano poi rievocati durante le sedute successive. Il senso dell’orientamento e la capacità di porre attenzione e concentrazione all’ambiente circostante venivano allenate attraverso delle passeggiate in mezzo alla natura. La costruzione di oggetti ha consentito, invece, di imparare a gestire il materiale in modo appropriato favorendo la condivisione, allenando la propria capacità di portare a termine un compito. Per quanto riguarda le emozioni, i progetti hanno previsto attività finalizzate a conoscere e riconoscere le emozioni primarie e a promuovere l’autoconsapevolezza dei propri stati emotivi, servendosi anche dell’animale come catalizzatore delle emozioni. Le attività con gli animali durante i vari percorsi sono state molteplici, utilizzando i cani e asini, e hanno mirato a favorire in primo luogo l’avvicinamento fisico ed emotivo all’animale proponendo l’instaurarsi di comportamenti consapevoli per il benessere di quest’ultimo.  In particolare, il contatto con l’asino, essendo un animale lento, ha fatto sì che i bambini potenziassero le proprie abilità di gestione dei tempi di attesa. Il suo temperamento docile e affettuoso ha facilitato la nascita di una relazione affettiva e le sue caratteristiche fisiche, di morbidezza e calore, hanno favorito l’espressione emotiva. L’asino, avendo i propri tempi per acquisire fiducia con le persone con cui interagisce, ha consentito di lavorare sulla gestione della frustrazione. Il lavoro all’interno del recinto per l’accudimento di questi animali ha permesso di sviluppare il senso di cooperazione, collaborazione e organizzazione tramite la divisione delle mansioni. L’interessante studio è stato svolto prendendo come campione diciassette bambini, di età compresa tra i sette e i dodici anni tutti con diagnosi di ADHD e qualcuno con la copresenza di disturbi dell’apprendimento e disturbo oppositivo provocatorio. I progetti oggetto di studio hanno avuto una durata di quattro mesi con incontri di due ore a cadenza settimanale per un totale di quindici sedute. Dall’analisi statistica generale risultano gli effetti positivi degli interventi per i vari parametri esaminati attraverso un’analisi delle cartelle cliniche che riportano i colloqui con genitori e insegnanti e quindi i miglioramenti notati da questi nei bambini, nei vari contesti di vita, in seguito ai progetti effettuati. Considerando che i parametri presi in esame (attesa del proprio turno, rispetto dei turni altrui e rispetto delle regole) sono tra le maggiori manifestazioni del comportamento impulsivo tipico del disturbo ADHD, un intervento di questo tipo, che genera un buon livello di miglioramento in questi ambiti, risulta essere particolarmente indicato per questa categoria di soggetti. Lo studio della dottoressa Granai, dunque può affermare che gli Interventi Assistiti con Animali per supportare pazienti con ADHD hanno registrato una serie di risultati positivi andando nel complesso a determinare un livello elevato di gradimento sia per risultati ottenuti, sia per il coinvolgimento dei genitori nel lavoro che hanno avuto la possibilità di condividere e discutere gli strumenti di tipo comportamentale utili nella gestione dei figli oltre che per l’aspetto ecologico del lavoro. L’utilizzo della pet therapy è risultato essere essenziale in quanto, gli animali, hanno mediato la relazione tra i bambini e gli operatori permettendo di raggiungere gli obiettivi in maniera più agevole. 



RIFERIMENTI BILBIOGRAFICI 

1)      Canine-assisted therapy for children with ADHD: preliminary findings from the positive assertive cooperative kids study Sabrina E B Schuck 1, Natasha A Emmerson, Aubrey H Fine, Kimberley D Lakes.

2)      Barfield, P.A., Driessnack, M. (2018). Children with ADHD draw‐and‐tell about what makes their life really good. Journal for Specialists in Pediatric Nursing, 23(2), e12210. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4348044/ *

3)      https://www.mondopets.it/articolo/cani-per-bambini-con-adhd-2019.html

4)      https://www.deabyday.tv/genitori-e-bambini/benessere-e-salute/guide/16974/Pet-therapy--un-aiuto-per-l-iperattivit--dei-bambini.html

5)      Dipartimento di Scienze Veterinarie Corso di Laurea Magistrale in SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI, Tesi di Laurea Magistrale Valutazione di impatto degli Interventi Assistiti con Animali in bambini ADHD: il caso dell’azienda La Serra e dell’UFSMIA di Fornacette Relatore: Prof. Francesco Di Iacovo, Correlatore: Dott.ssa Paola Poli, Candidata: Dott.ssa Giulia Granai Anno Accademico 2018-2019. https://www.learningdisabilitytoday.co.uk/2019/animal-therapy-and-learning-disability-what-is-the-relationship

 

Commenti

  1. Lavoro interessante. Credo fermamente nel beneficio delle tecniche complementari come la Pet Therapy. Nella mia esperienza ho notato come l'interazione con gli animali migliora vari aspetti comportamentali e cognitivi nei bambini. Eccellente contributo.

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