AFFRONTARE L’ABUSO SESSUALE INFANTILE DA UNA PROSPETTIVA LUDICO-SPORTIVA

 Nel l'esperienza si osserva che uno degli inconvenienti principali sulla violenza sessuale ai minori è quello che viene minimizzato dagli adulti, quando pensano che i bambini, come sono piccoli reprimeranno la memoria come una difesa per evitare di essere disturbati o, poiché sono giovani esseri umani, potranno dimenticare facilmente l'evento; di conseguenza, nella pratica quotidiana e all'interno del nucleo familiare, la vittima raramente avrà la possibilità di esprimere il proprio sentimento. Gli effetti di questi falsi presupposti fanno pagare una bolletta nel tempo; una volta gli adulti, a causa della mancanza di un adeguato trattamento psicoterapeutico, sperimentano gli echi negativi di quegli episodi che impediscono uno sviluppo sano delle loro abilità sociali in generale e delle abilità familiari e lavorative in particolare. Ovviamente, il quadro è peggiore in quelle vittime di violenza sessuale che non sono stati trattati in nessun momento della loro vita. 


La attività lúdico-sportiva potrebbe essere un strumento che fornisce aiuto per questo problema.


Ci si aspetterebbe che gli psicologi, essendo professionisti specializzati sull'argomento, lavorano su questo tipo di inquadratura; in realtà, in alcuni paesi, tuttavia, pochi specialisti sono entrati nello studio e nell'uso delle tecniche specifiche. Quanto sopra potrebbe essere spiegato in parte dal numero limitato di psicologi che esistono in rapporto con la popolazione: 178.000 psicologi registrati in tutta l'America Latina; nel caso del Ecuador si stima che ci sono 0,4 psicologi specializzati in psicología infantile ogni 100.000 abitanti. Comunque, grazie all'azione degli istituzioni privati e dell’organizzazione civile è stato possibile stabilire spazi di cura secondo le esigenze di questo gruppo vulnerabile.


Ecco l’importanza degli reti di sostegno dove gli insegnanti, i genitori, i psicologi o i volontari se ne approfittano delle risorse della comunità per fare un approccio sulle diverse forme di assistenza ai bambini, dando l'importanza che merita l'attività física come un dispositivo per contenere gli effetti negativi sulle vittime.  



L'idea di creare strategie di intervento con un approccio ludico-sportivo implica il mantenimento di un livello ideale di coordinazione, complementazione e supporto tra le diverse discipline. Nonostante, la sfida è principalmente che nella maggior parte dei paesi, ragazze, donne, anziani, gruppi svantaggiati, persone con disabilità e malattie croniche hanno minori opportunità di essere fisicamente attivi, a causa del cambiamento dei modelli di trasporto, dell'aumento dell'uso della tecnologia e dell'urbanizzazione.


Lavorare con i bambini vittime di violenza sessuale e le loro famiglie è arduo, con progressi e anche passi indietro. Il dato incoraggiante è che gli interventi riparativi si sono dimostrati più efficaci quando si combinano azioni socio-educative e psicoterapeutiche.

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