IL CONTESTO ATTUALE
L'abuso sessuale infantile (ASI) si verifica in tutti i paesi e in tutti i segmenti della società. Un bambino può essere abusato sessualmente a casa, a scuola o nella sua comunità. Anche in tempi di isolamento del coronavirus, il fenomeno pedofilo non dà tregua, anzi i criminali hanno abbandonato le vecchie pratiche e lasciato le profondità del dark web per iniziare a camminare impunemente su piattaforme come Facebook, Instagram e molto in particolare nella recente applicazione Tik Tok.
Perché i predatori sessuali di bambini hanno cambiato rete e migrato su piattaforme pubbliche?
Oggi, abbiamo una tempesta perfetta: la pandemia colpisce il fisico ma anche gli affetti, le finanze, le abitudini, aumentando il rischio di profondi malesseri. Con genitori disoccupati, malati e disperati, senza un'altra possibilità di comunicazione nelle loro famiglie diverse da un telefono cellulare o Tablet, i bambini cercano, in mezzo alla solitudine, simpatie. È la società del "Like" e per questo, e un lungo elenco di ragioni, sono facilmente accessibili.
L'Unesco stima che circa 1,5 miliardi di bambini di tutto il mondo sono state colpite dalla chiusura delle scuole e che la maggior parte di loro continua gli studi e socializza attraverso piattaforme digitali. Questo moltiplica il rischio di essere esposti allo sfruttamento e alle molestie online.
Qualsiasi analisi del fenomeno della violenza sessuale sui bambini parte dal tentativo di dare una risposta alla domanda che oggi, più di ogni altra, tutti si pongono: il fenomeno è maggiormente visibile rispetto al passato, o è effettivamente in aumento, o magari si tratta di una pura sovraesposizione massmediologica?
In 2020 in Spagna, le molestie e abusi sessuali online, il cosiddetto grooming, è aumentato di oltre il 507%, secondo i dati fornito dalla Guardia Civile. In Italia, tra il 1 marzo e il 15 aprile 2019, sono stati denunciati 83 reati legati alle molestie sui minori, ma nello stesso periodo in 2020 -che coincide con il periodo di quarantena- ci sono stati 181 reclami, più del doppio. Anche la polizia italiana ha sequestrato 108.123 GB di pornografía infantile, che equivale a scaricare 50 volte l'intera serie Netflix "La casa di carta". I più colpiti sono i minori tra i 10 ei 13 anni.
Fonte: Giornale El País |
Fonte: BBC News |
In America Latina, la storia non potrebbe essere diversa. UNICEF stima che 1,1 milioni di ragazze e adolescenti in questa regione hanno subito violenza sessuale ad un certo punto della loro vita.
Quindi, è importante tenere presente che, come con COVID, siamo di fronte a un fenómeno globale, ma gli stati hanno quadri punitivi assolutamente dissimili e molto indietro rispetto all'agilità e alla collaborazione necessarie per affrontarlo. Fintanto che non esiste politiche pubbliche efficaci per combattere l'ASI, migliaia di bambini che vengono sottoposti questo tipo di violenza continueranno a richiedere un’adeguata assistenza psicológica, legale e sociale che assicurino il suo recupero.
Le cifre sono scioccanti. Gli effetti di questa avversità sono devastanti, poiché è una esperienza che lascia tracce psichiche negative permanente. Questi effetti possono apparire a breve o lungo termine. All'interno della sintomatología che si manifesta è ansia, depressione, sensi di colpa, inutilità, ipersensibilità, comportamenti autodistruttivi, vergogna, dissociazione, compulsività, bisogno di accettazione, controllo e perfezione, irrequietezza con alcuni adulti, bassa autostima, perdita della loro integrità fisica, psicologica e biologica.
Non c'è dubbio che una società come la nostra, per le grandi capacità di interscambi informativi, aumenta enormemente la visibilitá su qualsiasi fatto di cronaca; sembra tuttavia incontrovertibile che il triste fenomeno dell'ASI sia oggi in aumento rispetto al passato. Perciò è necessario interrogarsi sulle trasformazioni che hanno interessato la società negli ultimi decenni, con particolare attenzione ai nuovi strumenti educativi.
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