LA DIAGNOSI PSICOLOGICA
La fase della diagnosi psicológica è il punto di partenza per applicare l'intervento appropriato. Un professionista della psicologia infantile saprà come identificare l'entità del rischio e le misure di protezione necessarie.
Lo psicólogo anche creerà un rapporto con la persona responsabile del bambino per identificare le circostanze dell'evento, chi/dov'era l'aggressore e come percepisci attualmente il bambino. Uno degli obiettivi principali è che i genitori impediscono che i loro figli vengano rivittimati da casa. Successivamente, durante il contatto con il minore, il professionista cercherà di non creare danni e stabilire un buon nesso attraverso il gioco e le domande innocue. L'idea è di aiutare il bambino a identificare chiaramente i diversi elementi chi sta combattendo.
Una buona diagnosi può fornire informazioni importanti per gli altri ambiti coinvolti nel processo di riabilitazione della vittima. Per esempio:
- Problemi di alimentazione
- Capi di abbigliamento
- Luogo di vita
- Supervisione
- Cure mediche
- Protezione emotiva
- Educazione
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaDa psicologa ritengo che una buona "letteratura" sul tema sia fornita da testi narrativi scritti da una psicologa americana, Torey Hayden, tra l'altro tradotti in diverse lingue e pubblicati in tutto il mondo. Sono libri divulgativi il cui carattere "narrativo" li rendono accessibili anche ai non-specialisti. Questi testi, proprio perché liberi da "tecnicismi", riportano dubbi, impressioni, pensieri dell'autrice, un'educatrice di "classi speciali", durante il suo lavoro quotidiano. Tale esperienza ci insegna che per questa categoria di bambini, non basta l'osservazione attenta di una seduta o la somministrazione veloce di un test. Proprio perché la mente del bambino è diversa da quella dell'adulto, nel ricevere l'esperienza traumatica violenta, il bambino trasforma la sua struttura del Sè comunicando il dolore e lo shock con modalità completamente differenti da quelle di un adulto. i comportamenti "bizzarri" ed indecifrabili che un bambino può mettere in atto, trovano la loro "logica" spiegazione solo se riportati al mondo infantile. Il testo "Una bambina" si apre proprio con la descrizione shoccante di una bambina di 5 anni, Sheila, che legò un compagno ad un albero per dargli fuoco. Solo dopo una lunga relazione con la bambina, indizio dopo indizio, la coraggiosa autrice riuscì a scoprire le terribili violenze di cui la bambina era oggetto a casa. Tutti i comportamenti aberranti cominciarono così a prendere significato conducendo alla terribile scoperta. La Hayden racconta anche l'evoluzione dello sviluppo di questa bambina in un secondo testo, "La figlia della tigre" nel quale narra le problematiche che la Sheila cresciuta aveva incontrato come adolescente. Breve bibliografia di Torey Hayden: "Una bambina", "La figlia della tigre", "Una bambina e gli spettri", "Figli di nessuno", "Come in una gabbia", "Una di loro", "La cosa veramente peggiore", "Il gatto meccanico", Bambini del silenzio".
RispondiEliminadi MGrazia Sbragia